Premettiamo che noi consiglieri di Vivere Frossasco siamo favorevoli all’utilizzo di fonti pulite di energia e che saremmo ben favorevoli ad una riconversione del sito ex Annovati a parco fotovoltaico anziché rischiare un co-inceneritore industriale.
Non parleremo, in questa sede, delle conseguenze dell’incendio del 2019 durato 12 giorni con indagini ancora aperte, e delle 100 mila tonnellate di rifiuti che dopo il fuoco sono diventate 10mila e andavano smaltite già nel 2021 (altra notizia di reato inviata da ARPA alla Procura della Repubblica), ma ci atterremo alle recenti dichiarazioni del sindaco e ai fatti che ne sono seguiti.
Il precedente progetto della multinazionale turca Kastamonu a Frossasco, lo ricordiamo, comprendeva un inceneritore da 90mila tonnellate a ciclo continuo h24/365 giorni ed era stato fortemente osteggiato da comitati, agricoltori, amministrazioni limitrofe e cittadini con deliberazioni e una raccolta di oltre 4mila firme. Ricordiamo anche che, dopo mesi di stallo in cui l’amministrazione del paese non prendeva una posizione pur richiesta da Città Metropolitana, tale progetto si era arenato su una questione urbanistica che riguardava la richiesta di realizzare aree a servizi su suolo agricolo, incomprensibilmente presentata dall’azienda con procedura semplificata e non ordinaria e sulla quale l’ufficio tecnico aveva espresso parere negativo. Va detto che un no all’inceneritore questa amministrazione non lo ha detto mai, nonostante l’esistenza di uno specifico divieto sul piano regolatore: ci riferiamo ovviamente alle vie ufficiali, perché di chiacchiere alla gente se ne possono raccontare tante, ma sono le vie ufficiali le sole che contano.
Tutto ciò premesso, nel consiglio comunale di mercoledì 20 marzo abbiamo chiesto al sindaco Federico Comba come mai, nel suo comunicato del 19 marzo, parli di “progetto ufficiale”, di “cambiamento” di attività da parte dell’azienda Kastamonu e di “illazioni infondate e strumentali”: parole che inducono chi legge a credere che il progetto di inceneritore fosse fantasia dei detrattori e che oggi se ne sveli il complotto, rassicurando Frossasco e il pinerolese che quell’impianto non si realizzerà mai.
La risposta del sindaco è stata: se vogliono risposte, i consiglieri possono preparare un’interrogazione per il prossimo consiglio!
Ma torniamo al punto. Noi consiglieri di minoranza abbiamo appreso di questo “progetto ufficiale” ieri da Facebook. Non ci stupiamo, d’altra parte avevamo appreso del primo progetto per caso dal sito di Città metropolitana mentre il sindaco ci parlava ancora di “incontri interlocutori con l’azienda”.
Dai documenti che abbiamo acquisito oggi, emerge che al momento non esiste nessun “progetto ufficiale” bensì una mera e scarna richiesta preliminare. La richiesta di parere che kastamonu fa al Comune, in quanto unico ente che dovrebbe esprimersi, non prevede assolutamente lo smantellamento del sito industriale per farne un parco fotovoltaico, bensì ipotizza esclusivamente l’installazione di pannelli su terreni di pertinenza, interni al sito o esterni uso agricolo.
D’altronde lo stesso responsabile dell’azienda Kastamonu, l’ing. Barboni, ha rilasciato oggi (ndr 20 marzo) ai giornali locali delle dichiarazioni da cui emerge che la posa del fotovoltaico è solo eventuale, e comunque non esclude successivi progetti: «Viste le difficoltà di fare l’impianto ora, al momento opteremmo per l’installazione di un fotovoltaico sui terreni». E alla domanda: «Questo va inteso come una rinuncia al precedente progetto?” la risposta è stata chiarissima “Non posso confermare, potremmo anche voler riaprire la fabbrica».
Non conosciamo i programmi futuri della Kastamonu, d’altra parte che piaccia o no nei limiti del legittimo un’impresa fa l’impresa e il suo obiettivo primario è portare utili ai suoi azionisti, non quello di tutelare i cittadini di Frossasco. Ricordiamo però che passare da azienda inattiva ad azienda attiva su un territorio permette in alcuni casi di poter accedere a procedure semplificate per gli ampliamenti di attività.
È chi governa il nostro paese a dover tutelare i cittadini ed il territorio. Ci sembra importante dunque in questa sede ricordare come diverse persone di questa amministrazione abbiano più volte dichiarato di non essere contrarie al progetto di inceneritore, rinunciando ad esprimersi, rimandando ad altri enti, permettendo che fosse chiamato caldaia, parlando di posti di lavoro, virtuosismi di produzione, sciate sugli inceneritori del nord Europa… è legittimo quindi che i cittadini si pongano delle domande e l’azienda possa essa stessa ritenere di poter contare su un eventuale futuro appoggio a successivi progetti.
I consiglieri del Gruppo Vivere Frossasco
Daniele Castellino
Rosanna Napoli
Francesco Galliana
Fonte: Frossasco. La minoranza si chiede: Fotovoltaico o inceneritore piano B? | Vita Diocesana Pinerolese
iscrizioni@frossascoambiente.it
gruppodilavoro@frossascoambiente.it
Aggiornato al 30/03/2022
Cari amici, è un piacere informarVi che ad oggi grazie alle donazioni effettuate da persone generose e amanti dell’ambiente, abbiamo versato gli acconti per dare mandato a professionisti in ambito giuridico, tecnico e ambientale per avviare le consulenze.
La strada per il raggiungimento dell’obiettivo GRAZIE alle donazioni è ancora lunga ma il sostegno di tutti VOI COME COMUNITÀ può fare la differenza.
A questo proposito e su richiesta di molte persone, organizzeremo dei banchetti di raccolta adesioni e donazioni.
CANALE YouTube
Il Comitato Frossasco Ambiente, dopo quattro settimane di banchetti serali, otteneva l'importante risultato di depositare oltre 4000 firme presso il Comune di Frossasco, con l'obiettivo di chiedere che l'Amministrazione comunale fermasse il progetto Kastamonu.
Solo qualche mese prima infatti, il Sindaco aveva menzionato suoi "incontri interlocutori" con l'azienda, affermando che il progetto non prevedesse un impianto di incenerimento.
Al contrario, i tecnici della Città Metropolitana avevano chiaramente indicato che il progetto comprendeva un inceneritore con una capacità di 90.000 tonnellate e richiesto al Comune di comunicare eventuali incompatibilità con il piano regolatore.
In modo sorprendente, il Sindaco e la sua maggioranza avevano deciso di non comunicare a Città Metropolitana Torino che il piano regolatore di Frossasco conteneva vincoli e divieti volti a ostacolare progetti simili.
Ancora più sorprendentemente, a dicembre 2021 l'Amministrazione aveva invitato la multinazionale turca a parlare ai cittadini e in quell'occasione l'Azienda aveva raccontato di voler costruire una "caldaia".
L'epilogo di questa vicenda è ormai ben noto, con il progetto che si è arenato principalmente a causa di questioni urbanistiche legate all'ampliamento, questioni facilmente superabili con poche modifiche rispetto al progetto originale.
Frossasco oggi. Il silenzio. L'amministrazione non sembra sentire il dovere di informare i cittadini né sul futuro del sito industriale e sui piani della multinazionale turca proprietaria, né sul mancato rispetto del piano di smaltimento dei rifiuti combusti residui dell'incendio del 2019.
Forse il Sindaco, la vicesindaca e l'attuale maggioranza non ritengono opportuno affrontare nuovamente l'argomento, specialmente pochi mesi prima delle elezioni?
Sorge quindi spontanea la domanda:
cosa intenderebbe fare l'amministrazione qualora il progetto venisse nuovamente proposto?"
Il Comitato Frossasco Ambiente
In seguito alla comunicazione dello scorso 29, con la quale l’amministrazione comunale di Frossasco dava notizia dell’archiviazione del procedimento Kastamonu (richiesta di ampliamento al fine di realizzare un coinceneritore) da parte di Città Metropolitana, diverse realtà hanno voluto esprimersi sull’argomento: nello specifico la sezione Coldiretti di Torino (leggi qui), il Comitato Frossasco Ambiente (leggi qui), e il Movimento 5 Stelle (leggi qui).
Nella giornata di oggi anche il sindaco di Frossasco, Federico Comba, ha diramato una nota (leggi qui il testo integrale) con alcune precisazioni circa la procedura. In particolare «ribadisce e puntualizza che il Comune di Frossasco non si è espresso in merito al progetto di riattivazione dell’impianto esistente dell’ex Gruppo Trombini presentato dalla società Kastamonu Italia S.p.A. alla Città Metropolitana di Torino […] in quanto, come si legge dal comunicato della Città stessa, “la Città Metropolitana di Torino ha ritenuto necessario che – prima di avviare il procedimento – venisse svolta dal Comune di Frossasco una preliminare fase di avvio della variante urbanistica e relativa VAS”».
«Il comune di Frossasco – prosegue la nota – si è però espresso nell’ambito della preliminare variante urbanistica e relativa VAS in prima battuta confermando la volontà di non procedere con alcuna variante allo strumento urbanistico vigente, successivamente esprimendo una posizione netta in merito alla richiesta di variante proposta dai proponenti attraverso lo Sportello Unico per le Attività Produttive – SUAP, di fatto l’unica procedura rimasta. In tale contesto, attraverso un atto UFFICIALE, il Comune di Frossasco e conseguentemente il responsabile SUAP ha ritenuto non procedibile la variante urbanistica, comportando la successiva decisione della Città Metropolitana. Con questo atto il Comune di Frossasco non ha permesso l’ampliamento richiesto dall’azienda che era il presupposto di questo progetto, di fatto bloccandolo».
La nota si conclude assicurando che «l’amministrazione manterrà alta l’attenzione per tutti gli aspetti relativi, nel rispetto delle leggi e normative vigenti, manifestando nei modi previsti la volontà espressa dai propri elettori anche con confronti costruttivi con gli enti preposti, competenti e responsabili in particolare nelle materie di sviluppo territoriale e tutela ambientale».
Il sindaco di Frossasco Federico Comba
Pillole di Scienze N5 - COMPOSTI ORGANICI VOLATILI (TVOC)
EFFETTI SULLA SALUTE Pillole di Scienze N3 - MONOSSIDO DI CARBONIO
CMTO scrive letteralmente:
Con la presente, non sussistendo i presupposti per l’attivazione della procedura in oggetto (*)
si procede pertanto, quale atto obbligato e vincolato privo di discrezionalità amministrativa,
a ll’archiviazione delle pratiche di VIA e di AIA presentate in data 28/04/2021 nonché a
tutte le autorizzazioni ad esse correlate.
-----
(*) procedura di variante semplificata per l'ampliamento
Per avere chiarimenti e informazioni in merito al Progetto Co-inceneritore di Kastamonu e all’iter autorizzativo in corso, il Comitato Frossasco Ambiente organizza un incontro di aggiornamento
Venerdì 27 maggio alle 21 presso il laghetto della Grà.
Il comitato vuole che non siano messe a repentaglio – da una multinazionale che ha già anticipato che chiederà sforamenti ai limiti delle emissioni di sostanze tossiche inquinanti –
● la salute di grandi e piccoli
● le attività di qualità presenti sul territorio e che creano occupazione
● le bellezze del territorio
● le peculiarità naturali della Val Noce
● il valore delle case frutto di lavoro e sacrifici
Kastamonu. Protesta pacifica del comitato Frossasco ambiente a " biciclettiamo insieme "
Domenica 22 maggio una delegazione del comitato Frossasco Ambiente ha distribuito degli adesivi da appiccicare sulle magliette durante la biciclettata di inaugurazione del nuovo guado del torrente Noce organizzata dal comune.
“L’idea nasce - dichiarano - per esprimere gradimento verso le iniziative comunali come la biciclettata ma anche per evidenziare la contraddizione con progetti come quello del co-inceneritore di Kastamonu ". Inutile dire che l'iniziativa di protesta pacifica è stata accolta benissimo dai partecipanti e per ovvie ragioni sensibilissimi all'argomento. "
SEGUE SU VOCE PINEROLESE articolo del
23/05/2022 8:47
https://www.vocepinerolese.it/articoli/2022-05-23/kastamonu-protesta-pacifica-del-comitato-frossasco...
In occasione del Consiglio aperto alla cittadinanza del 14/12 u.s. ci si aspettava da parte dell’Amministrazione di Frossasco delle risposte chiare, esplicite e dirette; di contro nessuna risposta chiara ed esplicita è pervenuta alle numerose domande poste dai cittadini e dalle associazioni/comitati.
Un’occasione persa…
L’Amministrazione NON ha chiarito quale sia la propria posizione nei confronti del progetto di co-inceneritore presentato dalla multinazionale Kastamonu, quest’ultima invitata a presentare il progetto, nonostante lo scopo della riunione fosse diverso, ossia, in ossequio al diritto di compartecipazione nelle questioni di rilevanza pubblica, instaurare e garantire un dialogo diretto tra Amministratori e Cittadini.
Durante la riunione tenutasi il 14-12 presso la palestra di Frossasco, l’Amministrazione NON ha nuovamente chiarito i molteplici dubbi nutriti dai propri cittadini, mantenendo ancora ed immotivatamente una posizione a dir poco criptica sulla questione Kastamonu.
Interpellata su vari temi, alcuni dei quali inerenti il discorso co-inceneritore e varianti, la maggioranza si è limitata a ribadire di non avere l’intenzione di modificare l’articolo 26.5 che, per chi non ne fosse ancora al corrente, è la norma del PRGC che VIETA LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI DI INCENERIMENTO E SIMILI SUL TERRITORIO. Il Sindaco e la Vice-Sindaca hanno riferito che la decisione sul progetto spetta ad altri Enti, seppur sia ormai chiaro come l’incompatibilità dell’insediamento industriale con il Piano Regolatore sia questione dirimente e come la questione urbanistica SIA DI COMPETENZA ESCLUSIVA DEL COMUNE, così come ribadito dalla Citta Metropolitana di Torino.
A conti fatti non si è avuto modo di comprendere quale sarà la posizione dell’Amministrazione sul tema varianti al PRGC, posto che il Sindaco e la Giunta non hanno chiarito se vi sarà assenso alla variante oppure no !
Le domande sorgono spontanee: se l’Amministrazione ha ribadito di non voler modificare l’art. 26.5 del PRGC e se è contraria alla variante al Piano Regolatore, per quale ragione ha ritenuto di invitare l’azienda a presentare il progetto? Perché l’Amministrazione, seppur sollecitata in molte occasioni, non ha preso una posizione chiara? I cittadini volevano sentire un sì oppure un no.
Il signor Sindaco durante il “dibattito” ha sottolineato, riferendosi ai cittadini presenti, come fosse una mancanza di rispetto la protesta silenziosa rivolta alla presentazione (inaspettata e a dir poco inopportuna) dell’azienda, ma ci si chiede: i cittadini non hanno forse il diritto di sapere quali saranno le decisioni che li riguarderanno? Signor Sindaco non pensa che dare tre minuti di spazio ai cittadini e 30 ad un’azienda privata nemmeno del territorio sia ai più incomprensibile?
Il Comitato Frossasco Ambiente si è reso disponibile a instaurare con l’Amministrazione un rapporto costruttivo e collaborativo tenuto conto della delicatezza dei temi coinvolti.
Chiediamo pertanto al Sindaco ed alla sua Giunta chiarezza nei confronti dei cittadini che hanno il diritto di essere resi edotti di cosa sta accadendo e di quali saranno le decisioni prese da pochi ma ricadenti su molti.
11/03/2022 FROSSASCO - Questa mattina una trentina di trattori della Coldiretti Torino e della Coldiretti Pinerolo hanno formato una colonna, partita dallo stabilimento Kastamonu di Frossasco, per protestare contro l'ipotesi di realizzare un impianto di cogenerazione nell'ex area Annovati. La società turca ha infatti presentato una proposta in tal senso alla Città Metropolitana di Torino. Coldiretti è preoccupata che l'impianto possa danneggiare le attività agricole della zona.
876 FIRME RACCOLTE
OLTRE 4000 FIRME RACCOLTE
OLTRE 70 AZIENDE FIRMATARIE